Sommario: 1. Il Ra.C.I.S. – 2. I laboratori allestiti il 24 maggio 2023, per l’iniziativa dell’A.N.M. “Lex-go” – “Testimoni Capaci” – 3. Prospettive.

1. Il Raggruppamento Carabinieri Indagini Scientifiche (Ra.C.I.S.), attualmente comandato dal Generale di Brigata Riccardo Sciuto, è la struttura preposta dall’Arma dei carabinieri allo svolgimento delle indagini tecnico-scientifiche di polizia giudiziaria. Proprio per questo motivo ritengo utile indicarne le caratteristiche strutturali, la dislocazione sul territorio nazionale e, soprattutto, le capacità operative, più note ai colleghi agli Uffici di Procura, ma che costituiscono strumentario indispensabile per i Giudici, alla cui valutazione è sottoposta l’attività investigativa svolta e che da tali potenzialità potrebbero trarre spunto per l’espletamento di perizie. 

Dal portale istituzionale dell’Arma dei Carabinieri (https://www.carabinieri.it/chi-siamo/oggi/organizzazione/mobile-e-speciale/raggruppamento-carabinieri-investigazioni-scientifiche), risulta che il servizio è costituito da oltre quattrocento unità e strutturato in diverse articolazioni:

-Il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), con sede a Roma;

-Quattro Reparti specialistici centrali, con sede a Roma, aventi competenza nazionale: il Reparto Tecnologie Informatiche, il Reparto Analisi Criminologiche, il Reparto Dattiloscopia Preventiva e il Reparto Ricerca e Sviluppo;

-Quattro Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), con sedi in Roma, Parma, Messina e Cagliari, che dipendono dal Ra.C.I.S.;

-Ventidue Sezioni Investigazioni Scientifiche (SIS), ordinativamente inquadrate nei Reparti Operativi dei Comandi Provinciali (che sono servizi di polizia giudiziaria) e funzionalmente collegate con i RIS.

Storicamente il servizio nasce il 15 dicembre 1955, presso la Scuola Ufficiali di Roma, con l’istituzione del Gabinetto Centrale di Documentazione e di Indagini Tecnico-Scientifiche, che, il 1° dicembre 1965, ha assunto la denominazione di Centro Carabinieri Investigazioni Scientifiche. Nel corso degli anni, con il progredire delle indagini tecnico-scientifiche e con la rilevanza ad esse attribuita dal nuovo codice di procedura penale del 1989, la struttura è stata ampliata con i sottocentri di Messina (7 luglio 1992) e Parma (20 gennaio 1994) e, nel 1997, con l’attivazione di Laboratori di Analisi Sostanze Stupefacenti. Il 1° gennaio 1999, il Reparto ha assunto l’attuale denominazione ed i sottocentri di Messina e Parma, quella di R.I.S. Il successivo 1° ottobre, è stato istituito anche il RIS di Cagliari.

Il Ra.C.I.S. è organizzato in:

-un Ufficio Comando, composto da quattro Sezioni: Personale, Operazioni, Addestramento e Logistica;

-un Reparto Analisi Criminologiche, a sua volta articolato nelle Sezioni di “Psicologia investigativa” e “Atti Persecutori”, fornisce un supporto specialistico all’Autorità Giudiziaria delegante e a tutti i reparti territoriali dell’Arma per l’espletamento di indagini di particolari reati. La Sezione Psicologia Investigativa, che è preposta ad assicurare il supporto criminologico, ricercare elementi di connessione/analogia, linkage, nei delitti seriali, sviluppare l’attività di analisi e interpretazione di documenti e manoscritti reperiti sulla scena del crimine, opera in caso di delitti particolarmente efferati, violenti, con autore ignoto o seriali, individuando gli elementi utili alla formulazione di ipotesi investigative attraverso la ricostruzione criminodinamica dell’evento, le ipotesi di criminogenesi sottese alle possibili motivazioni, nonché il profilo personologico della vittima e dell’offender ignoto.  La Sezione Atti Persecutori opera nel campo dei reati di violenza di genere e domestica (Codice Rosso), fornendo supporto specialistico tecnico-operativo nella prevenzione e contrasto dei reati di violenza di genere e ai danni di vittime vulnerabili, per i casi complessi svolgendo valutazioni dei “fattori di rischio” e audizioni protette di vittime particolarmente vulnerabili, direttamente sul territorio delle Procure di riferimento o nella “Sala Lanzarote” presso il Ra.C.I.S., avvalendosi del personale specializzato e degli ufficiali di polizia giudiziario. La Sezione, inoltre, sviluppa il monitoraggio del fenomeno della violenza di genere, coordinando la Rete Nazionale di Monitoraggio dell’Arma dei Carabinieri sull’andamento del fenomeno, dispiegata presso tutti i Comandi Provinciali Carabinieri, elaborando le procedure operative per la ricezione delle denunce e l’ascolto delle vittime, eseguite presso le “stanze tutte per sé” realizzate presso oltre 140 comandi dell’Arma, aggiorna le strategie/procedure operative di intervento;

-un Reparto Tecnologie Informatiche, con competenza nazionale, articolato in tre Sezioni (Informatica, Elettronica e Cibernetica), effettua indagini tecnico-scientifiche nel settore della Digital Forensics (comprendente, a sua volta, branche quali Computer, Mobile, Network, Software e Internet Forensics), su apparati elettronici ad alta tecnologia, nonché a soddisfa esigenze di ricerca scientifica nel campo delle tecnologie informatiche;

-un Reparto Dattiloscopia Preventiva, preposto all’attività di identificazione delle persone fotosegnalate dai Comandi Territoriali dell’Arma e dei cadaveri non identificati, mediante l’alimentazione e la consultazione dei sistemi Cogent AFIS (per le impronte digitali) e APIS (per le impronte palmari) del Casellario Centrale di Identità, all’effettuazione di correlazioni dattiloscopiche con i frammenti papillari acquisiti sulla scena del crimine e non ancora attribuiti, alla codifica e decodifica dei codici prelievo dei soggetti censiti nella Banca Dati Nazionale del DNA, nonché alla condivisione e verifica dei riscontri dattiloscopici in ambito di cooperazione internazionale;

-Un Reparto Ricerca e Sviluppo, suddiviso in tre Sezioni (Progetti e Ricerca, Potenziamento e Assicurazione della Qualità), deputato allo studio e alla realizzazione di progetti di ricerca, di collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali, all’assicurazione della qualità dei laboratori secondo gli standard ISO 9001 e 17025 ed al potenziamento tecnologico dei reparti del Ra.C.I.S..

Per le vicende più gravi e delicate, il Raggruppamento svolge anche attività di Sopralluogo e Repertamento sulla “Scena del Crimine”, condotta dalle Sezioni di Intervento Operativo (SIO) dei RIS territoriali.

I quattro Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) operano su uno specifico ambito territoriale e sono dotati si specifiche competenze tecniche:

-il R.I.S. di Roma svolge indagini tecniche in Italia Centrale e anche quelle di maggiore complessità sul territorio nazionale; il R.I.S. di Messina in Sicilia e Calabria; il R.I.S. di Parma nell’Italia Settentrionale; il R.I.S. di Cagliari in Sardegna;

-ciascun R.I.S. è articolato in un Nucleo Reperti e in Sezioni per le singole branche della Criminalistica: “Impronte”, “Balistica”, “Biologia”, “Chimica, Esplosivi ed infiammabili”, “Fonica e Audiovideo”, “Grafica” e “Microanalisi”.

Ai quattro R.I.S. sono affiancate 22 Sezioni Investigazioni Scientifiche (S.I.S.) che costituiscono, a livello interprovinciale, l’organo tecnico-scientifico specializzato nell’attività di sopralluogo e repertamento sulla scena del crimine e nelle indagini tecniche relative alle sostanze stupefacenti. Le SIS, inquadrate nell’ambito dei Nuclei Investigativi di Comando Provinciale, includono i laboratori per l’analisi delle sostanze stupefacenti (LASS), il personale addetto ai rilievi tecnici e gli “artificieri/antisabotaggio”. Le SIS di Milano, Verona, Napoli e Bari assicurano, altresì, accertamenti dattiloscopici, in ambito regionale, con l’impiego nei c.d. Region Server AFIS di personale specializzato Analista di Laboratorio in Impronte.

Infine, nell’ambito del Raggruppamento è stato costituito il Nucleo Carabinieri Identificazione Vittime dei Disastri (Mass Disaster Identification Unit), fornisce il supporto organizzativo e scientifico per l’identificazione di vittime in caso di grandi disastri (ha operato ad es. in Thailandia in occasione del maremoto del 26 dicembre 2004 e ad Amatrice (RI) a seguito del sisma del 24 agosto 2016).

2. Anche quest’anno il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri (Ra.C.I.S.), come accennato un’eccellenza di settore, ha raccolto l’invito della Sezione dell’ANM Cassazione e si è messo a disposizione degli studenti coinvolti nell’iniziativa “Lex-go”, “Testimoni Capaci” (e pure di un gruppo di frequentatori della Scuola della Polizia Penitenziaria, che ospitava l’evento), allestendo alcuni significativi laboratori tematici, nella prima giornata dell’evento inaugurato innanzi alla macchina su cui Giovanni Falcone e Francesca Morvillo hanno compiuto il loro ultimo viaggio.

E anche quest’anno, il Ra.C.I.S. ha riscosso il meritato, consueto, successo: l’entusiasmo dimostrato dai militari nello stimolare la curiosità dei giovani è stato contagioso e ripagato con mille domande e grande partecipazione. Bastava girare tra i gruppi per sentire i ragazzi parlottare tra loro: “Come si fa ad entrare nel R.I.S.?”, “A me piacerebbe…”, “Ma ci vuole la laurea?”, ma anche chiedere: “Come si può fare per non lasciare tracce sulla scena del crimine?”, “Come si fa per non essere identificati tramite gli apparati informatici?” L’immediatezza della comunicazione mediante immagini, oggetti ed esperimenti concreti si è rivelata, infatti, una formula virtuosa per la riuscita dell’iniziativa, che ha attirato anche alcuni colleghi magistrati interessati alle capacità operative del raggruppamento e alla loro fruibilità nei diversi territori.

Il coordinatore e padrone di casa, il Ten. Col. CC Paolo Fratini, che in autunno assumerà il Comando del Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, ha accolto i ragazzi con la bonaria severità che si addice al ruolo e spiegato il percorso tra i vari stand, seguendo l’andamento dei lavori.

Dopo una veloce spiegazione sulla rilevanza della prova scientifica in ambito giudiziario, la parola è passata agli esperti delle diverse scienze forensi ed ai loro allestimenti: 

a) LABORATORIO DI BALISTICA (Mar. Magg. ZAMPERA e App. Sc. SCACCIOTTI)

Il portellone di una autovettura è stato il bersaglio per la dimostrazione degli effetti balistici prodotti dall’impatto dei proiettili di armi da sparo. L’uso di specilli ha evidenziato i tramiti per determinare direzione, inclinazione e orientamento delle traiettorie e quello di test colorimetrici ha rivelato la presenza di piombo e rame (elementi chimici presenti nei proiettili) sulle superfici sospettate di essere state attinte da proiettili o da loro frammenti, mentre le repliche di proiettili e bossoli realizzate in plastica hanno supportato la spiegazione dei concetti fondamentali dell’identificazione balistica.

b) LABORATORIO B.P.A. – Bloodstain Pattern Analysis (Mar. Ord. DE BERNARDINIS Martina)

La metodica della BPA è basata sullo studio della forma, dimensione e distribuzione delle tracce ematiche, al fine di comprenderne i meccanismi di formazione che le hanno generate sulla scena del crimine. Sono così stati mostrati alcuni esempi di pattern realizzati mediante vernice rossa su carta bianca, al fine di spiegare alcuni fenomeni di proiezione e di impatto dovuti all’applicazione di forze esterne sui fluidi, così come sono stati mostrati alcuni esempi di tracce ematiche prodotte per trasferimento e/o per gocciolamento utili anche per comprendere la sequenza degli eventi che hanno dato origine alle varie tracce esaminate secondo la BPA.

c) LABORATORIO SCENA DEL CRIMINE (Magg. Luca GASPAROLLO; Lgt. Carlo BELARDO e Mar. Ca. Paolo MARTINI)

Una vera e propria scena del crimine, realizzata con manichini e delimitata dal nastro della CSI, e l’utilizzo di elementi d’interesse investigativo – una pistola giocattolo, bossoli, esplosi, tracce di calzature di scarpe, ecc… – hanno consentito di ipotizzare verosimili ricostruzioni della dinamica delittuosa e stimolare negli studenti un vaglio critico delle varie evidenze fisiche da acquisire e, poi, analizzare nei laboratori forensi. La scena è stata completata con strumenti normalmente utilizzati dagli operatori addetti ai rilievi tecnici – dalle tute in tyvek, mascherine e guanti in lattice (DPI) alle più complesse apparecchiature, utili per rilevare tracce latenti -, con dimostrazione della sorgente di luce a lunghezze d’onda variabili (crimescope) su un lenzuolo contenente varie tracce di fluido biologico invisibili ad occhio nudo.

d) LABORATORIO SOSTANZE STUPEFACENTI (S. Ten. Raffaella MARINI e Lgt. Antonio SPAGNA)

La sezione di chimica ha illustrato la classificazione, le caratteristiche fisiche e morfologiche delle sostanze stupefacenti – da quelle più note a quelle di nuova sintesi, le cosiddette nuove sostanze psicoattive (NPS) -, nonché i metodi di occultamento e confezionamento di alcune di esse. Ha, poi, descritto le metodiche qualitative per l’identificazione degli stupefacenti quali i narcotest (test speditivi da strada) o il Raman (strumento portatile) e le problematiche sociali connesse al consumo di stupefacenti.

e) LABORATORIO R.T.I. – REPARTO TECNOLOGIE INFORMATICHE (Magg. Diego RULLO e App. Sc. Tullio IANNUCCI)

Nel corso del laboratorio attraverso un video sono state mostrate le molteplici attività svolte dal RTI su dispositivi digitali (informatici o telematici) utilizzati dalla vittima o dall’autore di un reato; sul recupero dei dati da hard disk, telefoni cellulari, smartphone, tablet e circuiti di memoria non funzionanti; sull’implementazione e sulla gestione delle banche dati in uso al Ra.C.I.S.

f) LABORATORIO R.A.C. – REPARTO ANALISI CRIMINOLOGICHE (Cap. Gianluca CAPEZZUTO, Mar. Ca. Fabio EMOZIONE e Mar. Ca. Federica MONTAGNA)

Nel corso del laboratorio, sono state illustrate le principali attività del Reparto Analisi Criminologiche anche attraverso l’ausilio di proiezioni video, tutorial, piattaforme digitali (social e siti web istituzionali), esponendo pieghevoli e volantini appositamente creati per sensibilizzare ed informare gli studenti, anche sull’uso dei test di autovalutazione denominati “Violenzometro” e “Bullizometro”, consultabili anche sul sito web dell’Arma. L’interesse degli studenti si è rivolto in particolar modo al tema del Bullismo e al corretto utilizzo dei social media.

3. La grande disponibilità mostrata dal Ra.C.I.S. nel raccogliere costantemente l’invito della A.N.M. e l’alta professionalità dimostrata in ogni occasione sono significativi della consapevole necessità che le istituzioni, che svolgono un servizio per la società, non operino isolatamente e si aprano al “sociale”, sì da innescare un circolo virtuoso di collaborazione nell’ottica della cultura della legalità, che l’A.N.M. promuove nelle scuole da anni.

All’esito dell’incontro, unisco il mio ringraziamento a quello che la neopresidente della Giunta ANM – Sezione Cassazione, Cons. Rita Russo,[1] ha rivolto al Gen. Riccardo Sciuto estendendolo ai Carabinieri in camice bianco e in mimetica (fisici, chimici, psicologi, informatici), i quali hanno reso fruibili per gli studenti spiegazioni tecniche assai complesse, senza mostrare i segni della stanchezza del loro agire quotidiano.

Da ultimo, giro ai colleghi la disponibilità del Ra.C.I.S. di accoglierli per visite organizzate presso la loro struttura, sì da poterne conoscere le potenzialità, con l’auspicio in sede di formazione o associativa si colga l’interessante opportunità.


[1] CORTE DI CASSAZIONE – GIUNTA ESECUTIVA SEZIONALE

Al Sig. Comandante del Ra.C.I.S. Generale di Brigata Riccardo Sciuto

e p.c. al Sig. Segretario generale della Corte Suprema di Cassazione Luigi Marini

Gent.mo Generale,

come noto, nei giorni 24-26 maggio 2023 si è svolta l’iniziativa TESTIMONI CAPACI, presso la Scuola di formazione Giovanni Falcone di Roma ed il 27 maggio u.s., presso la Corte Suprema di cassazione, si è tenuta la manifestazione “NOTTE BIANCA della LEGALITÀ 2023”, Progetto “Lex Go” ANM – MIUR. E’ stata un’occasione importante per gli studenti che sono stati protagonisti delle iniziative e non meri spettatori e la brillante riuscita si deve anche alla partecipazione del Ra.C.I.S., sia per quanto attiene ai laboratori tenutisi il 24 maggio, coordinati dal Colonnello Paolo Fratini, durante i quali i partecipanti hanno avuto la possibilità di prendere visione delle diverse tecniche investigative, mostrando un vivo entusiasmo e coinvolgimento per l’attività svolta dai Carabinieri del Suo Comando, sia per la attiva partecipazione del colonello Giovanni Martucci e del maresciallo capo Francesca Lamanna alla stesura del copione ed alla messa in scena del Processo simulato, dal titolo ”MIA, TUA, NOSTRA”, liberamente ispirato alla trama del film MIA, del regista Ivano De Matteo.

A nome della Giunta ANM della Corte di Cassazione, e del precedente presidente dott. Giacinto Bisogni, unitamente alla collega dott.ssa Elisabetta Ceniccola, Sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, non posso che ringraziarLa della disponibilità da Lei manifestata. Si tratta di un ringraziamento non solo formale o di mera cortesia, ma formulato nella consapevolezza – condivisa da tutti gli organizzatori dell’iniziativa – di quanto il vostro diretto coinvolgimento sia stato essenziale al successo dell’evento.

Con viva cordialità Rita Russo Presidente della Giunta ANM – Sezione Cassazione.

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