Giurisprudenza

L’area giurisprudenza ha l’obiettivo, attraverso una schematizzazione delle sentenze a Sezioni Unite (per l’area giurisprudenza di legittimità) e l’indicazione dei precedenti di merito in discontinuità con le pronunce di legittimità (per l’area giurisprudenza di merito), di preservare quel dialogo “merito-legittimità” che costituisce linfa vitale per il dibattito giurisprudenziale. 

Le sentenze di merito selezionate, prive di commenti, hanno il pregio di evidenziare le ragioni di discontinuità rispetto a principi enucleati dalle sentenze di legittimità su questioni dirimenti anche in ordine alla quantità del contenzioso sempre memori dell’insegnamento della S.C. a sezioni Unite secondo cui “l’affidabilità, prevedibilità, uniformità dell’interpretazione delle norme costituisce imprescindibile presupposto di eguaglianza tra i cittadini e di “giustizia” del processo (sent. n. 23675 del 2014)”  e della valorizzazione della nomofilachia  che “costituisce ….una direttiva di tendenza immanente all’ordinamento, in base alla quale non ci si può discostare da un’interpretazione del giudice di legittimità […] senza delle forti ed apprezzabili ragioni giustificative” e dunque “una diversa interpretazione giurisprudenziale di una norma di legge rispetto a quella precedentemente affermatasi non ha ragion d’essere allorché entrambi siano compatibili con la lettera della legge, essendo da preferire l’interpretazione sulla cui base si è formata una certa stabilità di applicazione”; (Cass. SS.UU. n. 13620 del 2012 e  Cass. SS.UU. n. 11747 del 2019).